Twitter… Che cos’è e a chi si rivolge

twitter_logo_grandeProprio pochi giorni fa, il 22 marzo, twitter ha celebrato il suo settimo compleanno annunciando i 200 milioni di utenti attivi al mese e commemorando questo momento con un video.

Ma che cos’è e a chi è a chi si rivolge il “cinguettante social”?

Premetto che in questa guida non mi permetto di insegnerai quando e come dovrete utilizzare twitter, ma questo articolo nasce dal fatto che molte persone sono diffidenti verso questo social e non riescono ad apprezzarlo come dovrebbero.

Che cos’è?

Twitter, è un social network, nato dalla mete di Jack Dorsey, nel 2006, il quale aveva pensato a un servizio di messagistica che permettesse agli utenti di comunicare tra di loro. Inizialmente si chiamava twttr e raggiunse il suo massimo livello nel 2008. Il nome del servizio deriva dall’inglese to tweet e significa “cinguettare”.

Come funziona?

Le funzionalità di questo social sono davvero molto minimali, semplici e intuitive. La sua interfaccia web è strutturata con: una colonna degli ultimi tweet dei nostri follower (persone che ci seguono), una barra di ricerca e un pulsante per pubblicare i nostri tweet. Possiamo seguire persone che ci interessano e dare la possibilità ad altri di seguirci (following), inoltre possiamo pubblicare messaggi non oltre i 140 caratteri e retwittare i pensieri che apprezziamo e più ci rappresentano. Dal 2010 sono stati introdotti i cosiddetti hashtag, che si possono utilizzare mediante il “#” e fanno si che si crei una specie di collegamento ipertestuali di tutti i messaggi che recitano lo stesso hashtag (etichetta).

Interfaccia Web

Interfaccia Web

A chi si rivolge?

Twitter è indirizzato soprattutto a persone che hanno idee, che si vogliono mettere in gioco e far conoscere a gli altri come la pensano, molto diverso da facebook che è utilizzato (soprattutto dai più giovani) per pubblicare foto, messaggi, post e per fare nuove amicizie, ma le vere amicizie non nascono sul web (o meglio potrebbero anche nascere) ma non bisogna usare solamente i social per comunicare e per socializzare.

Insomma un social davvero semplice, intuitivo, veloce, interessante e utile per esporre, proporre e far conoscere le nostre idee, i nostri pensieri e le nostre proposte.

 

Siamo padroni della nostra libertà?

Cosa Succede nel Web in un Minuto

Molto sono i benefici che internet ha introdotto nella nostra società,ma ci siamo mai chiesti cosa può causare l’utilizzo, quasi quotidiano, di questa nuova tecnologia. Prima fra tutti la poca comunicazione, l’abbattimento della nostra privacy, ma soprattutto la diffusione nel web delle nostre informazioni più sensibili. I cosiddetti Big Data non sono altro che l’insieme di tutti i nostri dati, di tutte le informazioni che sono immagazzinate in alcuni database che usate nel modo sbagliato possono essere davvero deleterie per la nostra identità non solo web ma anche reale. Avete mai immaginato chi gestisce la consegna di una nostra email al mittente, chi c’è dietro ad un acquisto online, chi si occupa dell’invio di un messaggio privato, magari con un immagine in allegato, ad un nostro amico e soprattutto dove vanno a finire e da chi sono gestite questi dati. Per il momento non c’è una legge specifica per la tutela dei nostri dati, anche perché le sedi delle maggiori società online risiedono in paesi nei quali non ci sono regolamenti  severi sul controllo di questi. La maggior parte di questi dati sono originate dai social e mediante questi si possono conoscere  i nostri gusti, le nostre relazioni, le nostre abitudini, il nostro orientamento politico. Recentemente sono stati usati, secondo molti osservatori, nella scorsa campagna politica in USA, da Barak Obama, per determinare quanto ancora sia il numero degli indecisi, degli attivisti e soprattutto degli elettori. Insomma i Big Data stanno diventando il petrolio del futuro grazie ai quali le multinazionali potranno condizionarci ed in qualche modo usarci nell’ormai prossimo futuro.

Immagine tratta da Focus

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