Allarme spazzatura

Allarme Spazzatura
Da tempo macchie gialle, bianche, verdi, rosse, azzurre e blu ricoprono la città di Reggio Calabria, peccato che questo chiazze non siano aiuole fiorite o piante ricche di fiori appena sbocciati bensì sono cumuli di spazzatura che invadono la cittadina reggina da ormai molti mesi. Soprattutto nei centri limitrofi, la situazione è diventata davvero insostenibile, procurando ai cittadini i disaggi più disparati come: il non poter uscire di casa al causa del tanfo, il fare lo slalom per evitare i sacchi di monnezza, il ritrovarsi nelle strade cittadine topi e animali randagi attirati dall’odore dei rifiuti e infine diciamolo, la vergogna di accogliere i turisti in questo schifo. Il Comune ormai sciolto per rapporti con le cosche è inesistente, la Regione non manda più fondi, e i cittadini sono costretti a ripulire le strade dai rifiuti facendosi carico loro stessi dei problemi che dovrebbero riguardare gli enti regionali. Il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, dichiara che a Reggio non ci sono grossi problemi e afferma : “Non abbiamo preso noi questo posto, rimedieremo”. Intanto però, Reggio e i paesi attigui rimangono in queste condizioni, costringendo le associazioni degli anziani e ripulire il territorio. Il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, afferma: “Le cosche e la spazzatura sono un binomio perfetto” e infatti negli ultimi anni le cosche locali hanno sguazzato nelle aziende che si occupano di rifiuti, pensate che solo 12 imprese su 161 hanno un certificato antimafia. Insomma una situazione inaccettabile che colpisce in prima persona i cittadini. Paghiamo tasse, in continuazione per la spazzatura e ci ritroviamo in questo schifo. Ma dove sono le istituzioni? I soldi della TARSU e della TARES (tasse per lo smaltimento dei rifiuti), dove sono e perché non si investono per risolvere questo problema?