Armi “giocattolo”

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L’altro ieri, 1 maggio 2013, è morta a soli due anni Caroline Starks, per essere stata colpita con un fucile da suo fratello di 5 anni. Sembra irreale eppure è veramente accaduto a Buskerville, nel sud del Kentucky, USA. Il fratellino della povera Caroline, mentre la mamma era uscita in veranda per alcuni lavoretti domestici, ha impugnato il fucile, ricevuto lo scorso Natale, è cliccando sul grilletto dell’arma ha fatto fuori la sua sorellina. L’arma incriminata è un “Little Crickett”, che dall’azienda produttrice viene definito un giocattolo, pubblicizzandolo con lo slogan “il mio primo fucile”. La cosa sconvolgente, oltre che un’azienda produca certi aggeggi, è che una mamma e un padre regalino un’arma al proprio bambino. Il portavoce della polizia ha dichiarato che in quelle zone degli Stati Uniti, questi tipi di armi sono molto diffuse. Ebbene si,  Il Secondo emendamento della Costituzione statunitense garantisce il diritto di possedere armi ai singoli cittadini, dichiarando legale l’uso di armi da fuoco anche magari, come in questo caso, ad un bambino minorenne. Questo emendamento è stato inserito durante gli anni delle grandi colonizzazioni europee, visto che l’unico strumento che gli Statunitensi avessero per difendere territori, case e famiglie era quello di possedere un’arma. Non possiamo più permettere, nel 2013, che armi, cioè strumenti che sono stati creati con lo scopo di ferire e uccidere siano dati in mano a chiunque. Bisognerebbe abolire questo emendamento, che legalizza la violenza e che darà vita ad atti come, anzi molto probabilmente, peggiori di questo.

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